Per misurare le prestazioni delle schede grafiche Voodoo 2 abbiamo
utilizzato due tecniche differenti: da una parte abbiamo usato
il tradizionale test 3D Winbench 98, dall'altra ci siamo affidati
alla misura "sul campo" della velocità con i
principali giochi. Il primo test permette normalmente di ottenere
un quadro realistico delle prestazioni di un acceleratore tridimensionale,
fornendo sia l'elenco delle funzioni gestite dalla scheda, sia
un indice complessivo delle sue prestazioni; questo approccio
è adatto alla maggior parte delle schede 2D/3D, mentre
fallisce in parte l'obiettivo in presenza di schede "solo
3D" destinate espressamente ai giochi. Ciò perché
le simulazioni "virtuali" di animazioni tridimensionali
sono piuttosto lontane da quelle usate nei veri giochi. Per questi
motivi abbiamo usato il test 3D Winbench 98 giusto come "antipasto",
se non altro per mettere a confronto la tecnologia Voodoo 2 con
quelle a costo minore usate dalle altre schede 2D/3D. Il risultato
conferma i dubbi su questo tipo di test: il valore medio prodotto
dalle prove è inferiore, in misura variabile dal 2 a 7%,
rispetto a quello ottenuto con le schede 2D/3D di ultima generazione
(Matrox Millennium G200 e Diamond Stealth II G460). Ma le cose
tornano a loro posto quando si passa dalla simulazione alla realtà.
Usando alcuni giochi 3D tra i più recenti e spettacolari
abbiamo misurato il numero di fotogrammi generati ogni secondo
dalle varie schede; maggiore è questo numero (non deve
assolutamente essere inferiore a 30), migliori sono la fluidità
del gioco e il realismo delle animazioni. Ebbene, anche il più
lento degli acceleratori Voodoo 2 è almeno il doppio più
veloce delle schede combinate 2D/3D e fornisce mediamente 60 fotogrammi
al secondo (prestazioni misurate su un Pentium II a 266 MHz con
64 MByte di ram). Per quanto riguarda la competizione all'interno
del gruppo, le prestazioni sono praticamente uguali per tutti
i concorrenti, ad eccezione delle schede di Canopus e Diamond.
La prima (Pure 3D II) è completamente diversa dalle altre,
in quanto il produttore giapponese ha realizzato ex-novo il progetto
della scheda portando la frequenza di funzionamento da 90 a 100
MHz (per questo motivo è stata aggiunta una ventola di
raffreddamento su un chip); la seconda (Monster 3D II), pur condividendo
lo stesso progetto delle altre schede, cioè il modello
base sviluppato da 3Dfx Interactive, adotta un software ottimizzato
che permette di alzare da 90 a 95 MHz la velocità interna.
Con queste soluzioni si ottengono prestazioni leggermente migliori
rispetto alla media di categoria (nell'ordine di circa 10 fotogrammi
in più al secondo), ma il rovescio della medaglia è
che spesso il sistema si blocca a causa della frequenza troppo
alta (questa può comunque essere riportata via software
al valore nominale di 90 MHz). Gli altri concorrenti, invece,
non prevedono la possibilità di modificare direttamente
questo parametro, anche se ciò è comunque possibile
agendo opportunamente nel registro di configurazione di Windows.
Tutti gli altri concorrenti sono stati provati alla frequenza
standard di 90 MHz, che poi è quella che garantisce il
comportamento più affidabile dell'acceleratore e scongiura
il rischio di danni alla scheda. Anche in queste condizioni le
prestazioni sono sempre ottime, quindi ciò che davvero
fa la differenza tra una scheda e l'altra è il prezzo e
la dotazione di software
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