N. 13 del 1/9/1998

Al banco di prova
di C. S.


Per misurare le prestazioni delle schede grafiche Voodoo 2 abbiamo utilizzato due tecniche differenti: da una parte abbiamo usato il tradizionale test 3D Winbench 98, dall'altra ci siamo affidati alla misura "sul campo" della velocità con i principali giochi. Il primo test permette normalmente di ottenere un quadro realistico delle prestazioni di un acceleratore tridimensionale, fornendo sia l'elenco delle funzioni gestite dalla scheda, sia un indice complessivo delle sue prestazioni; questo approccio è adatto alla maggior parte delle schede 2D/3D, mentre fallisce in parte l'obiettivo in presenza di schede "solo 3D" destinate espressamente ai giochi. Ciò perché le simulazioni "virtuali" di animazioni tridimensionali sono piuttosto lontane da quelle usate nei veri giochi. Per questi motivi abbiamo usato il test 3D Winbench 98 giusto come "antipasto", se non altro per mettere a confronto la tecnologia Voodoo 2 con quelle a costo minore usate dalle altre schede 2D/3D. Il risultato conferma i dubbi su questo tipo di test: il valore medio prodotto dalle prove è inferiore, in misura variabile dal 2 a 7%, rispetto a quello ottenuto con le schede 2D/3D di ultima generazione (Matrox Millennium G200 e Diamond Stealth II G460). Ma le cose tornano a loro posto quando si passa dalla simulazione alla realtà. Usando alcuni giochi 3D tra i più recenti e spettacolari abbiamo misurato il numero di fotogrammi generati ogni secondo dalle varie schede; maggiore è questo numero (non deve assolutamente essere inferiore a 30), migliori sono la fluidità del gioco e il realismo delle animazioni. Ebbene, anche il più lento degli acceleratori Voodoo 2 è almeno il doppio più veloce delle schede combinate 2D/3D e fornisce mediamente 60 fotogrammi al secondo (prestazioni misurate su un Pentium II a 266 MHz con 64 MByte di ram). Per quanto riguarda la competizione all'interno del gruppo, le prestazioni sono praticamente uguali per tutti i concorrenti, ad eccezione delle schede di Canopus e Diamond. La prima (Pure 3D II) è completamente diversa dalle altre, in quanto il produttore giapponese ha realizzato ex-novo il progetto della scheda portando la frequenza di funzionamento da 90 a 100 MHz (per questo motivo è stata aggiunta una ventola di raffreddamento su un chip); la seconda (Monster 3D II), pur condividendo lo stesso progetto delle altre schede, cioè il modello base sviluppato da 3Dfx Interactive, adotta un software ottimizzato che permette di alzare da 90 a 95 MHz la velocità interna. Con queste soluzioni si ottengono prestazioni leggermente migliori rispetto alla media di categoria (nell'ordine di circa 10 fotogrammi in più al secondo), ma il rovescio della medaglia è che spesso il sistema si blocca a causa della frequenza troppo alta (questa può comunque essere riportata via software al valore nominale di 90 MHz). Gli altri concorrenti, invece, non prevedono la possibilità di modificare direttamente questo parametro, anche se ciò è comunque possibile agendo opportunamente nel registro di configurazione di Windows. Tutti gli altri concorrenti sono stati provati alla frequenza standard di 90 MHz, che poi è quella che garantisce il comportamento più affidabile dell'acceleratore e scongiura il rischio di danni alla scheda. Anche in queste condizioni le prestazioni sono sempre ottime, quindi ciò che davvero fa la differenza tra una scheda e l'altra è il prezzo e la dotazione di software


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